“Mi Fist” è il primo studio album dei Club Dogo, considerato una delle pietre miliari del rap italiano.
Già certificato disco d’oro, contiene molte celebri tracce rap come “Note Killer”, “Cronache di resistenza”, “Hardboiled (Sabotatori)” e “Vida Loca” (quest’ultima recentemente ripresa nel beat da Sfera Ebbasta nella sua traccia “VDLC”). All’interno dell’album troviamo alcune collaborazioni con Vincenzo da Via Anfossi, Dargen D’Amico (che già lavorava con i Dogo nel loro precedente progetto Sacre Scuole), Lamaislam (della Porzione Massiccia Crew), Santy Dj e Totò Mezzolla.
L'album è stato prodotto in gran parte da Don Joe, aiutato da Frankie Gaudesi e DJ Paolino durante il processo di realizzazione del disco. Il titolo è una citazione del film giapponese “Tokyo Fist” del 1995, diretto dal regista Shin'ya Tsukamoto.

“Mi Fist” dei Club Dogo è un album che rappresenta un punto di svolta per il rap italiano.
A tre anni dall'esperienza con le Sacre Scuole, Jake La Furia e Guè Pequeno mostrano una notevole maturazione stilistica, mentre Don Joe porta un suono innovativo per l'epoca, caratterizzato da campionamenti e influenze internazionali. L'album offre street knowledge, storytelling e denuncia sociale, esprimendo l'identità di Milano e del suo lato oscuro.
Nonostante un panorama musicale sfavorevole e senza supporto mainstream, i Club Dogo producono un lavoro che rilancia il rap italiano con un'attitudine sovversiva e decisa, rendendo Mi Fist un pilastro dell'underground.

È ora disponibile in una nuova esclusiva versione in triplo vinile 180 grammi, contenente l’album originale con tutte le tracce della prima stampa in formato doppio vinile trasparente fumè rosso ed un bonus disc inedito in vinile marmorizzato rosso contenente le strumentali delle tracce più iconiche dell’album.